Le auto da corsa e le storie dei loro colori
Vi siete mai chiesti perché preferiamo acquistare le auto Italiane di colore Rosso, le tedesche di colore bianco, le inglesi di colore verde.. e cosi via? In realtà dietro questi colori c’è un’affascinante storia.
L’automobilismo è uno sport individuale che consiste nel gareggiare con un’automobile da corsa in uno specifico circuito. Ad ognuno di noi sarà capitato, almeno una volta, di assistere ad una gara ed ammirare la bellezza delle auto competitrici e dei loro colori. Non tutti però, sanno che dietro questi colori c’è una vera e propria storia!
Inizialmente, durante le prime corse d’auto, le vetture erano verniciate con il colore che più piaceva ai costruttori. Questo avveniva perché le auto avevano una velocità tale da renderle distinguibili da parte dei segnalatori ai box. In seguito però, con l’aumentare del numero dei concorrenti, delle prestazioni delle vetture e della loro velocità, fu necessario adottare misure per distinguere le macchine ed i conducenti ed identificarli in modo corretto durante le competizioni.
Il 7 giugno del 1895 ci fu la prima gara automobilistica ufficiale, la “Parigi – Rouen”.
Con questa gara, nacque anche il primo regolamento sportivo. A quei tempi, infatti, il regolamento non faceva differenza tra motori a scoppio, elettrici o a vapore ed ammetteva ogni tipo di carrozzeria, di qualsiasi colore.
Le auto da corsa: i colori delle auto in base alla nazionalità
La prima grande corsa internazionale fu la “Coppa Gordon Bennett”.
Risalente al 1900, rappresentò l’inizio del moderno automobilismo. In quello stesso anno, il 14 giugno, ebbe luogo la Coppa “Parigi – Lione”, in cui per la prima volta, fu assegnata ad ogni nazione partecipante un colore di gara: blu per la Francia, bianco per la Germania, giallo per il Belgio e rosso per gli Stati Uniti (colore poi passato all’Italia).
“Codice Sportivo internazionale”
Nel 1922 nacque il “Codice Sportivo internazionale”. Fu costituito da 280 articoli che precisavano in modo definitivo i colori di nazionalità. Alla Francia fu assegnato l’azzurro, all’Italia il Rosso, all’Inghilterra il Verde scuro, alla Germania il colore bianco, quest’ultimo poi divenne argento, facendo nascere il mito delle frecce d’argento, ma quest’altra storia la racconteremo in un altro articolo.
In Formula 1, la massima categoria di vetture da corsa su circuito, soltanto la Ferrari ha mantenuto l’originario colore rosso. Non sono mancate volte in cui l’ha leggermente modificato, con una tonalità tendente all’ “arancione”, per favorire il gradimento dello sponsor ufficiale.
Vista la situazione particolare Auto – Bruognolo ha deciso di condividere con voi frequentemente informazioni, curiosità, particolari e dettagli sulla storia e componenti delle auto, nonché dell’automobilismo!